venerdì 26 gennaio 2024

Chi è stato il mio grande Maestro? L'inimitabile Ettore Petrolini

 

Ho capito la magia della parola
quando lessi la tua memorabile battuta:
Sali e T'abbacchi.
Per questo ti dico:
Grazie per avermi insegnato a dare un calcio alla logica.
Grazie per avermi insegnato a irridere la Falciatrice Solitaria.
Grazie per avermi insegnato che il linguaggio dell'anima è alogico.
Non dimenticherò mai le tue ultime battute:
-A chi cercava di consolarti nel tuo letto di morte
e ti diceva "sta bene d'aspetto", tu rispondevi
"d'aspetto sta bene, sono io che sto male".
-Son contento di morire, ma mi dispiace.
-Muoio per una donna, l'Angina.

Ma non l'amo.
-il medico rassicurante ti disse: "Non è niente",
e tu: "Meno male. Almeno so che muoro guarito".
E, infine:
Quando, vedendo entrare
il sacerdote con l'olio santo,
farfugliasti la tua ultimissima battuta:
"Adesso sì che sono fritto".

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